Lavori per l'alta velocità da Taranto a Battipaglia: dal 2026 si viaggerà fino a 200 chilometri all'ora

Lavori per l'alta velocità da Taranto a Battipaglia: dal 2026 si viaggerà fino a 200 chilometri all'ora
Lavori per l'alta velocità da Taranto a Battipaglia: dal 2026 si viaggerà fino a 200 chilometri all'ora
di Nicola SAMMALI
4 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:36

Quali benefici porterà la linea ferroviaria ad alta velocità Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia? Il progetto, destinato a realizzarsi a partire dal 2024 per concludersi nel secondo trimestre del 2026, permetterà, secondo fonti di Rete Ferroviaria Italiana, la società del Gruppo FS che sarà anche la stazione appaltante e committente dell’opera, una riduzione, proprio per l’anno dei Giochi del Mediterraneo a Taranto, dei tempi di percorrenza sull’itinerario Taranto-Napoli (e quindi fino a Roma), anche grazie al progetto della nuova linea AV/AC (alta velocità/alta capacità) Salerno-Reggio Calabria il cui primo sublotto, inserito nel Pnrr, prevede anche un innesto nella Battipaglia-Potenza poco prima di Romagnano.

Gli interventi consentiranno il miglioramento dei livelli di regolarità, grazie ai nuovi punti di incrocio, e l’adeguamento prestazionale, tali da determinare l’avvio dei traffici merci e il transito di treni di lunghezza pari a 575 metri.

I benefici

I benefici previsti a regime, oltre il 2026, consisteranno nell’adeguamento prestazionale per consentire il transito di treni lunghi fino a 750 metri sulla tratta Taranto-Metaponto e a 575 metri sulla Metaponto-Potenza. Ci sarà inoltre il miglioramento dell’accessibilità alle località di servizio dotate di nuovi marciapiedi e sottopassi e della nuova fermata Marina di Castellaneta. Gli interventi di Rfi sull’itinerario Taranto-Battipaglia (per una lunghezza complessiva di 250 chilometri) hanno l’obiettivo di velocizzare il tracciato per consentire ai treni in transito di raggiungere i 200 km/h.

Sono previsti anche interventi di velocizzazione negli ingressi in stazione, grazie alla realizzazione di sottopassi e nuovi itinerari percorribili a 60 km/h.

Inoltre sulla linea è prevista l’installazione di un nuovo sistema di distanziamento innovativo (blocco emulato in luogo dell’attuale Blocco Conta Assi). Previsti anche interventi di potenziamento infrastrutturale nei punti di incrocio di Ginosa, Pisticci, Salandra e Brindisi di Montagna che daranno l’opportunità di istituire servizi di trasporto pubblico locale cadenzati e di incrementare il traffico merci. Nelle stazioni attraversate dalla linea sarà migliorata l’accessibilità per i viaggiatori, anche a mobilità ridotta, grazie alla realizzazione di nuovi marciapiedi. È prevista, inoltre, l’eliminazione di alcuni passaggi a livello. Una parte degli interventi, quindi, rientra tra quelli finanziati con il Pnrr e devono essere ultimati entro il 2026. Per altri si guarda oltre. Sull’inizio dei lavori occorre prima portare a termine l’iter autorizzativo, con un progetto di fattibilità tecnico economica che è in fase di elaborazione.

Gli interventi determineranno il raddoppio della linea nella tratta ferroviaria in questione e l’adeguamento delle prestazioni alle specifiche tecniche per l’interoperabilità ferroviaria sulla rete Ten-T, con un costo di 340 milioni; la velocizzazione della linea tra Taranto e Metaponto, attraverso rettifiche del tracciato che lo interesseranno per circa il 30 per cento, per 646 milioni di euro; la velocizzazione della Battipaglia-Potenza, con rettifiche di tracciato che riguardano il 30 per cento dello stesso, con un costo di 491 milioni di euro. Con la conversione in legge del Decreto Rilancio è stato approvato l’articolo 208, che dà la possibilità a Rfi, con le risorse stanziate nel Decreto Rilancio pari a 35 milioni di euro, di avviare la fase di progettazione, che dovrebbe durare due o tre anni. Finanziata la progettazione si passerà all’approvazione delle risorse, inserite nella programmazione 2021-2027.

L’ipotesi auspicabile, stando ai tempi indicati, è che la progettazione termini nel 2022. Il progetto dovrà poi essere presentato al Cipe per lo stanziamento dei fondi necessari. L’impegno di spesa complessivo dipenderà da diversi fattori tecnici e ambientali. L’opera è stata affidata al commissario Vera Fiorani, nominata a dicembre scorso amministratore delegato di Rfi, il cui compito sarà quello di sovrintendere la realizzazione cercando di accelerarne i tempi. Il Dpcm di nomina conferisce ai commissari particolari poteri per agevolare il percorso di progettazione, autorizzazione e realizzazione delle infrastrutture. Con la nuova rete veloce cambierà quindi in modo determinante lo spostamento di persone e merci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA