​Consorzi di bonifica, i sindaci alzano la voce: «Urge un intervento del governo»

Fronte compatto degli amministratori salentini per la sospensione di migliaia di cartelle esattoriali

Consorzi di bonifica, i sindaci alzano la voce: «Urge un intervento del governo»
​​Consorzi di bonifica, i sindaci alzano la voce: «Urge un intervento del governo»
di Donato NUZZACI
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Venerdì 5 Gennaio 2024, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 18:06

«La politica regionale e nazionale affronti la questione Consorzi di bonifica in Puglia». Si susseguono le richieste di chiarimenti da parte dei sindaci e le delibere dei Consigli comunali in provincia di Lecce, con le quali si chiede la sospensione del pagamento delle cartelle esattoriali e il potenziamento dei servizi di manutenzione sui territori.

«La situazione che ormai si è generata attorno alle continue richieste da parte dei consorzi di bonifica deve assolutamente essere presa in carico dalla politica regionale e nazionale - dichiara il sindaco di Vernole Mauro De Carlo -.

I sindaci da soli non hanno il potere per intervenire in maniera fattiva. Dal momento del mio insediamento, a fine maggio dello scorso anno, ho chiesto più volte incontri e spiegazioni ai vertici dei Consorzi di bonifica e nell'incontro di fine ottobre ci è stato detto chiaramente che non c'è possibilità di bloccare i pagamenti nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini non riceva benefici diretti dai servizi del Consorzio e nonostante anche le attività di manutenzione dei canali siamo ormai ferme da tempo».

Le lamentele

Il sindaco raccoglie le lamentele dei cittadini e chiede l'intervento dei rappresentanti istituzionali: «Sul nostro territorio una grande fetta delle aree interessate dagli avvisi di pagamento ricade a ridosso della riserva naturale Le Cesine, senza tener conto che ormai in tutto il Salento, se prima i terreni erano una fonte, seppur minima, di produzione per i cittadini, ora nell'era post xylella quei terreni spesso rappresentano solo costi e spese - continua De Carlo -. Dopo un incontro tenuto nella sede del Consorzio Ugento e li Foggi, abbiamo già richiesto con note ufficiali al consorzio stesso un elenco dettagliato degli interventi di manutenzione del patrimonio consortile tenutisi nel territorio del Comune di Vernole, senza però ricevere alcuna risposta. È ora che la politica regionale e nazionale affronti la questione consorzi di bonifica. Non vogliamo alimentare populismi o creare false aspettative nei cittadini, ma è importante aprire subito un dibattito serio sulla funzionalità di questi consorzi, sulla loro sostenibilità e sul potenziale impatto, reale o meno, che questi interventi hanno sul territorio, e su questi pagamenti che sembrano solo ed esclusivamente una tassa di possesso».

A Ruffano, nelle scorse ore, all'unanimità il consiglio comunale ha approvato una delibera per richiedere l'annullamento delle cartelle esattoriali dell'ormai ex consorzio di bonifica Ugento e Li Foggi (oggi consorzio unico) relative al tributo 630. «L'istanza - dicono dal comune - tiene conto da un lato delle mancanze del consorzio e dall'altro della situazione di crisi in cui versa il settore dell'agricoltura salentina». L'assessore all'ambiente e agricoltura Franco De Vitis spiega che «è una delibera che acquisisce ancora maggior rilievo alla luce della recente scomparsa del consorzio Ugento Li Foggi, riassorbito dal nuovo consorzio unico del centro-sud Puglia e guidato, dal 1° gennaio, dal commissario Alfredo Borzillo. Riteniamo che vada urgentemente preso in considerazione lo stato di abbandono delle nostre aree rurali e i danni arrecati al comparto dalla xylella. Danni che ricadono anche su altri settori, come quello turistico e paesaggistico. A ciò si aggiunga che i Comuni devono ormai provvedere, con fondi propri, alla manutenzione di canali e strade. È per questo che la nostra richiesta ha carattere di massima urgenza ed è stata indirizzata al governo regionale e nazionale».

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