«Il presidente della Regione Michele Emiliano venga a Lecce per dare una soluzione alla questione consorzi di bonifica nel Salento». Con questo appello, cittadini, rappresentanti di associazioni e amministratori comunali si ritroveranno questa mattina (13 novembre) a Lecce in viale Aldo Moro nei pressi della sede della Regione Puglia, dove sarà organizzato un sit-in di protesta «no stop ad oltranza fino all’apertura di un tavolo di confronto istituzionale». Le richieste di pagamento inviate dai Consorzi di bonifica delle province di Lecce, Brindisi e Taranto hanno fatto salire la tensione tra i contribuenti e da più parti si sono incrociate numerose sollecitazioni per chiedere una svolta in questo settore.
«La politica non abbandoni l'agricoltura»
Accanto alle iniziative giudiziarie e amministrative, negli ultimi giorni ci sono stati a Noha (Galatina) e a Ruffano incontri con la cittadinanza sul tema consorzi e sulle problematiche emerse: «La politica non può abbandonare l’agricoltura salentina», è stato l’appello che si è levato.
Presenti anche i comitati di Taranto e Brindisi
Stamattina dalle ore 9, a presentarsi davanti alla sede leccese della Regione saranno i rappresentanti e i componenti dei comitati spontanei di protesta delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, insieme a cittadini, sindaci e consiglieri comunali, ai gruppi Partite iva nazionali (Pin), al Movimento consumatori Maglie Aps, alle associazioni di categoria Cia Salento e Acli.
Continuano ad arrivare le ingiunzioni di pagamento
Nel frattempo, però, le ultime ingiunzioni di pagamento per cartelle relative agli anni 2014-2015-2016 (tributi codice 630), e le cartelle per il contributo irriguo dei campi (codice 750), notificate a contribuenti e imprese, hanno suscitato un certo malcontento. Tanto da spingere i comitati spontanei composti da amministratori comunali e cittadini a decidere l’indizione del sit-in di oggi.
«Abbiamo chiesto al presidente Emiliano di venire a Lecce ad ascoltare le nostre richieste - spiega Salvatore Perrone, consigliere di Collepasso e componente del comitato di protesta leccese -. Se non si presenterà, chiederemo al Prefetto di aprire un tavolo di crisi e una rappresentanza di noi aspetterà ad oltranza vicino alla sede regionale a Lecce fino a quando non ci sarà un segnale di svolta per tutta una serie di problematiche inerenti i consorzi di bonifica e la campagna salentina, come senso di rispetto nei confronti dei cittadini. Nell’ultima settimana abbiamo fatto due incontri a Noha e a Ruffano, da questo comune arriverà un pullman. Nei prossimi giorni saremo a Supersano per un’assemblea e anche da Salve arriverà una delegazione»
«Pagheremo solo se vengono erogati i servizi»
. Nel territorio la protesta si sta allargando fa sapere Perrone: «Noi non stiamo dicendo “no” ai consorzi, ma diciamo che c’è una disparità tra chi non paga e chi paga. I consorzi - continua Perrone - devono strutturarsi per offrire servizi ai cittadini, e crediamo che la Regione debba annullare le nuove cartelle e le ingiunzioni arrivate ai contribuenti. Ovviamente se c’è chi ha ricevuto servizi dovrà comunque pagare, ma vogliamo che la Regione venga ad ascoltare chi protesta. Accanto a noi c’è la Confederazione agricoltori Cia, la Acli, le partite Iva, i cittadini, il movimento consumatori e i comitati di protesta Brindisi, Lecce e Taranto e quasi tutti i comuni della provincia di Lecce». I promotori del sit-in inoltre si dicono «contrari al consorzio unico perché penalizza il Salento» e chiedono un’altra struttura con sede a Lecce: «Vogliamo che i consorzi pretendano i tributi laddove riescono ad erogare i servizi nel territorio della nostra provincia».