Consorzi di bonifica: sit-in ad oltranza davanti alla sede della Regione

Oggi dalle 9 in via Aldo Moro a Lecce

Consorzi di bonifica: sit-in ad oltranza davanti alla sede della Regione
di Donato NUZZACI
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Lunedì 13 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:16

«Il presidente della Regione Michele Emiliano venga a Lecce per dare una soluzione alla questione consorzi di bonifica nel Salento». Con questo appello, cittadini, rappresentanti di associazioni e amministratori comunali si ritroveranno questa mattina (13 novembre) a Lecce in viale Aldo Moro nei pressi della sede della Regione Puglia, dove sarà organizzato un sit-in di protesta «no stop ad oltranza fino all’apertura di un tavolo di confronto istituzionale». Le richieste di pagamento inviate dai Consorzi di bonifica delle province di Lecce, Brindisi e Taranto hanno fatto salire la tensione tra i contribuenti e da più parti si sono incrociate numerose sollecitazioni per chiedere una svolta in questo settore. 

«La politica non abbandoni l'agricoltura»

Accanto alle iniziative giudiziarie e amministrative, negli ultimi giorni ci sono stati a Noha (Galatina) e a Ruffano incontri con la cittadinanza sul tema consorzi e sulle problematiche emerse: «La politica non può abbandonare l’agricoltura salentina», è stato l’appello che si è levato.

Presenti anche i comitati di Taranto e Brindisi

Stamattina dalle ore 9, a presentarsi davanti alla sede leccese della Regione saranno i rappresentanti e i componenti dei comitati spontanei di protesta delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, insieme a cittadini, sindaci e consiglieri comunali, ai gruppi Partite iva nazionali (Pin), al Movimento consumatori Maglie Aps, alle associazioni di categoria Cia Salento e Acli.

Sarà un nuovo tassello di un percorso cominciato a luglio scorso con la protesta messa in atto da alcuni consiglieri comunali, promotori insieme ad un comitato, di uno sciopero della fame contro le cartelle di bonifica ritenute «ingiuste». Subito dopo, si è tenuta una interlocuzione con l’assessore regionale Donato Pentassuglia nella Camera di Commercio di Lecce e a fine settembre a Bari in commissione regionale agricoltura, dove sono stati portati all’attenzione i problemi riguardanti i consorzi, il pagamento dei tributi 630 e 750 e le opere di bonifica. Di fronte alla richiesta di rivedere la riforma dei consorzi, prevista dalla legge regionale del 2017 che istituisce il Consorzio unico di bonifica Centro-Sud Puglia che andrà a sostituire gli attuali consorzi Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara, e Terre d’Apulia, l’assessore Pentassuglia aveva dato la disponibilità a ragionare su un nuovo modello di governance rideterminandolo in ambito territoriale.

Continuano ad arrivare le ingiunzioni di pagamento

Nel frattempo, però, le ultime ingiunzioni di pagamento per cartelle relative agli anni 2014-2015-2016 (tributi codice 630), e le cartelle per il contributo irriguo dei campi (codice 750), notificate a contribuenti e imprese, hanno suscitato un certo malcontento. Tanto da spingere i comitati spontanei composti da amministratori comunali e cittadini a decidere l’indizione del sit-in di oggi. 
«Abbiamo chiesto al presidente Emiliano di venire a Lecce ad ascoltare le nostre richieste - spiega Salvatore Perrone, consigliere di Collepasso e componente del comitato di protesta leccese -. Se non si presenterà, chiederemo al Prefetto di aprire un tavolo di crisi e una rappresentanza di noi aspetterà ad oltranza vicino alla sede regionale a Lecce fino a quando non ci sarà un segnale di svolta per tutta una serie di problematiche inerenti i consorzi di bonifica e la campagna salentina, come senso di rispetto nei confronti dei cittadini. Nell’ultima settimana abbiamo fatto due incontri a Noha e a Ruffano, da questo comune arriverà un pullman. Nei prossimi giorni saremo a Supersano per un’assemblea e anche da Salve arriverà una delegazione»

«Pagheremo solo se vengono erogati i servizi»

. Nel territorio la protesta si sta allargando fa sapere Perrone: «Noi non stiamo dicendo “no” ai consorzi, ma diciamo che c’è una disparità tra chi non paga e chi paga. I consorzi - continua Perrone - devono strutturarsi per offrire servizi ai cittadini, e crediamo che la Regione debba annullare le nuove cartelle e le ingiunzioni arrivate ai contribuenti. Ovviamente se c’è chi ha ricevuto servizi dovrà comunque pagare, ma vogliamo che la Regione venga ad ascoltare chi protesta. Accanto a noi c’è la Confederazione agricoltori Cia, la Acli, le partite Iva, i cittadini, il movimento consumatori e i comitati di protesta Brindisi, Lecce e Taranto e quasi tutti i comuni della provincia di Lecce». I promotori del sit-in inoltre si dicono «contrari al consorzio unico perché penalizza il Salento» e chiedono un’altra struttura con sede a Lecce: «Vogliamo che i consorzi pretendano i tributi laddove riescono ad erogare i servizi nel territorio della nostra provincia». 

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